In “Dopo primavera” Pazzi affronta il tema del doppio, immaginando che il protagonista del romanzo, uno scrittore cinquantenne che non sa uscire da una situazione di incertezze e di contraddizioni, trova, rientrando in casa, il suo sosia, il suo alter ego, con il quale dissente e si confronta. Solo l’amore di una donna saprà far risolvere tutti i dissidi. Questi pochi cenni al mondo visionario di Pazzi fanno capire come il lettore immedesimandosi nelle sue pagine, abbia la sensazione di vivere un sogno sognato verso l’alba e se ne senta turbato e sedotto, e ciò spiega il grande successo internazionale che ha fatto tradurre le opere di Pazzi in ventisei lingue, record che pochi altri scrittori possono vantare. Ma dobbiamo anche aggiungere che Pazzi è, e come tale è noto già dal 1970, scoperto da Vittorio Sereni, un poeta e di questa sua natura, oltre le varie raccolte pubblicate, si possono trovare persuasive tracce, nella sua governatissima prosa.
