L’idea, semplice ma ardua da realizzare per le condizioni psicologiche della popolazione e anche per la secolare marginalità della nostra regione nel contesto nazionale, era quella di far confluire a Maratea, un luogo turistico di eccellenza, personalità del mondo dell’arte, della cultura e dello spettacolo e di diffondere non solo la manifestazione marateota attraverso la RAI, ma anche immagini di luoghi e città di particolare pregio paesaggistico. Grazie all’interesse per l’iniziativa espresso dal Ministro Signorello, e al convinto sostegno dell’allora presidente della Regione Carmelo Azzarà, dell’assessore regionale Vincenzo Viti, del sindaco dì Maratea Fernando Sisinni, e alla fattiva collaborazione di Biagio Vitolo, presidente dell’Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo di Maratea, il Premio diede la misura della capacità organizzative del Circolo e di saper guardare lontano.
Era una manifestazione culturale di alto livello con lo scopo, dunque, di rilanciare la nostra Lucania alla ribalta dell’attenzione del Paese, questa volta non per i tristi eventi del terremoto, ma per la celebrazione volta ad esaltare la volontà di ripresa civile e culturale spirituale e morale del nostro popolo, attraverso l’esaltazione di artisti che nel campo del teatro, del cinema, della danza, dell’arte e, in genere, dello spettacolo avevano lanciato al mondo un messaggio di cultura e di umanità, e aperto nuove vie ala pace ed al dialogo tra i popoli. Un obiettivo, questo, in linea con l’anima cristiana del Circolo promotore, aperto sinceramente e lealmente ai più alti valori, anche laici, alla convivenza. La forza di suggestione e di penetrazione del gesto e dell’immagine, della danza e della musica rappresenta il linguaggio comune alle culture e alla civiltà contemporanee.
È un linguaggio che non conosce barriere, confini o steccati, ed è un efficace strumento di comunione tra gli uomini. A dire il vero, il motore della complessa organizzazione era Pasquale Festa Campanile, tra l’altro componente della giuria del Premio Letterario Basilicata; era lui, il caro indimenticabile Pasqualino che convogliava nel Premio i più bei nomi dello spettacolo. Grazie a lui non fu difficile accreditare la manifestazione presso la direzione della RAI; e infatti essa veniva trasmesso dalla nota trasmissione “DOMENICA IN . . .“ diretta da Pippo Baudo, offrendo così alla Lucania una enorme esposizione mediatica di grande efficacia sotto molteplici punti di vista. Era il tributo che lo scrittore e regista melfitano offriva alla terra natale.