Alla ricostruzione di una pagine complessa della storia della nostra Repubblica e della difficile e intricata transizione alla democrazia nel nostro Paese quale è appunto la legge di amnistia dei crimini fascisti varata ad appena ven

Mimmo Franzinelli

 

ti giorni dalla firma della Carta Costituzionale, Mimmo Franzinelli dedica una ricerca analitica e documentata non avulsa da un giudizio politico chiaramente critico circa la natura del provvedimento, la portata pacificatoria, l’opportunità sociale.
Le cause che concorsero alla emanazione del provvedimento vengono lucidamente individuate dall’Autore scavando nel profondo della situazione generale del Paese, nelle pieghe dell’ordinamento giudiziario, nella necessità di un ritorno alla normalità.
Di qui un’indagine a tutto campo sulla magistratura formatasi nel clima del regime fascista, sulle incongruenze dell’epurazione, sulle vicende che accompagnarono l’esercizio di una giustizia sommaria, sulle reazioni negative della opinione pubblica alle scarcerazioni di massa, sull’operato della Suprema Corte, sulla mancata espiazione delle condanne inflitte a coloro che avevano commesso crimini di inaudita violenza.