da sinistra Francesco Giorgino, Giovanni Vitolo e Rocco Brancati

da sinistra Francesco Giorgino, Giovanni Vitolo e Rocco Brancati

Un problema che ha attraversato la storiografia del Novecento e che si è saldamente interconnesso con uno dei filoni di pensiero del Meridionalismo classico relativo all’autonomia politica del Mezzogiorno, è quello della identità cittadina in una realtà dove non era allignata l’esperienza comunale.
E’ lungamente prevalso un preminente interesse per la “nozione di regno”, costruzione politica di grande novità istituzionale, a fronte di un processo identitario che facesse perno sulle città. Si è teorizzato a lungo sul fatto che nel Mezzogiorno lo stesso sistema viario non collegasse città, ma territori, a differenza del Nord dove, sia nella fase comunale che in quella degli Stati regionali la città, rispettivamente centro del microcosmo comunale o capitale di una aggregazione di più vaste dimensioni, costituiva l’elemento funzionale della complessa infrastruttura stradale.
Vitolo tenta un diverso approccio al tema effettuando una serie di ricerche intorno al problema della fondazione nel Medioevo di una identità urbana nelle due maggiori città campione, Napoli e Salerno, non rinnegando, per questo, né che in alcuni periodi storici si sia accentuata la identità “regnicola” su quella “cittadina” né che il fenomeno delle città meridionali sia riconducibile al modello comunale del Nord.