Il libro è un’autobiografia spirituale suddivisa per racconti che narrano le epifanie esistenzialmente significative di una scelta varietà di animali. Per Cattabiani, e per chi ha il suo doppio sguardo, ogni cosa e ogni essere sono segni che rimandano a un senso superiore, come si è visto anche in sue opere precedenti a questa, che però avevano un’inclinazione saggistica. Qui prevale invece il gusto della narrazione, tanto che i diversi capitoli-racconti compongono un romanzo di struttura inconsueta e tuttavia scorrevolmente godibile per la raffinata ironia che si coglie quasi in ogni pagina, insieme con i riferimenti mitici ed etici che fanno di Cattabiani un moralista classico
