Nati due volte” è il libro migliore nella selezionatissima produzione letteraria di Pontiggia, ma anche il migliore romanzo italiano di quest’anno. Con il romanzo “Nati due volte” Giuseppe Pontiggia ha vinto una difficile sfida: rendere avvincentemente narrativo un tema scabroso, come l’esperienza di un padre accanto al figlio disabile, dalla nascita all’adolescenza. C’era il rischio di un prevedibile sentimentalismo di maniera; invece Pontiggia ha raggiunto un alto equilibrio espressivo, con una narrazione secca, cristallina, che prende l’attenzione del lettore sin dall’inizio. I personaggi sono descritti con acuto senso psicologico, e anche con ironia, sullo sfondo di una vicenda che rappresenta un’esperienza esemplare di crescita interiore. Traspare in molte pagine – in notazioni quasi di sfuggita, rapide come aforismi – una visione dell’umanità insieme lucida e compassionevole.
