È un saggio che merita una particolare attenzione: opera di uno studioso che ha già brillantemente affrontato aspetti e problemi della Sicilia risorgimentale. Il suo Vincenzo Cuoco ricostruisce quella che è stata la vita politica della Napoli durante il decennio ed i contrasti tra la corrente asservita al potere costituito e quella degli uomini liberi che ritroviamo nelle vendite carbonare e nella rivoluzione del 1820-21. Merito che la giuria non può disconoscere ad Antonino De Francesco e anche quello di avere, con il suo insegnamento, dato un nuovo indirizzo agli studi storici nella nostra Università degli Studi