Descrizione Progetto
I Bombardieri a pace fatta, di Angela Olita. Dopo poche ora dall’armistizio del ’43, la sera dell’8 settembre la Royal Air Force, inopinatamente effettuava sul centro di Potenza un primo bombardamento che colpiva Palazzo Loffredo; La mattina del 9 il cielo di Potenza era nuovamente squarciato dal rombo dei possenti quadrimotori americani che iniziavano un massiccio bombardamento a tappeto della città, già abbandonata dall’esercito tedesco, mentre della VII Armata italiana erano rimasti pochi soldati raccolti intorno al Colonnello Giovanni Faccin, che, per sottrarli al bombardamento, li aveva condotti in una galleria di S. Maria, ove si erano rifugiati anche civili. Mentre la città veniva sottoposta a un bombardamento ciecamente distruttivo, da una colonna tedesca in fuga, si distaccava un drappello che intimava al Faccin di consegnare le armi.. Il colonnello, appartatosi, puntò l’arma contro se stesso per non doversi consegnare con i suoi uomini ai tedeschi.
Quel bombardamento insensato. Ingiustificato dal punto di vista militare e condotto non soltanto contro le cose, ma quel che denota la ferocia con la quale quelli che poi saranno alleati puntavano le mitragliatrici contro l’inerme popolazione: alla fine si contavano 187 morti, 118 uomini e 69 donne, tra i quali: 150 civili e 37 militari..
.L’autrice ha ricostruito quegli eventi tragici ricorrendo prevalentemente a fonti orali raccolte dalle superstiti persone anziane testimoni di quei tragici avvenimenti.